venerdì 30 marzo 2012

TORNEO FIT OPEN: PAPAGAYO SUMMER SPORT

Questi i risultati dell’Open disputato al Papagayo Summer Sport di Civitanova Marche domenica 25 marzo. Molto positiva per gli atleti rosetani della ADS PR TENNIS SCHOOL la trasferta Marchigiana. Benissimo la coppia Di Colli-Zaffagnini vincitrice del torneo, sofferta la semifinale vinta al tie-break in finale volano e chiudono sul 6-2.



Bene anche la nuovissima coppia Sfredda E.-Scagnetti che mancano la semifinale cedendo ai quarti solo al tie-break.



Buona prestazione anche per la new entry della stagione, il giovanissimo Mattia Sfredda, Under 14, in coppia con il suo maestro Filippo Recinella anche se non riescono ad arrivare alla qualificazione per la fase finale del torneo.



Anche la coppia di Tortoreto Parnanzini-Sarti offre spettacolo chiudendo però la competizione ai quarti di finale.



Il maestro Filippo Recinella si dichiara molto soddisfatto della prestazione di tutti i suoi atleti. Una lode particolare alla coppia vincitrice del torneo che risulta essere il primo OPEN Nazionale vinto dai suoi allievi.



DiM

Buon Beach Tennis a Tutti

giovedì 22 marzo 2012

FENOMENO BEACH TENNIS: Trendy oggi, Big domani

Come il movimento beach-tennistico si sia ampliato in questi anni è davanti agli occhi di tutti. Ormai su tutte le spiagge italiane aumentano i giocatori, praticanti, tesserati e tornei. Incrementare ogni anno la propria attività e porsi obiettivi ambiziosi, non è semplice, eppure, sino ad ora, chi ama questa disciplina ha sempre vinto la sfida. Facile da giocare per tutti, i primi colpi riescono dopo pochi scambi, il ritmo di gioco, con scambi intensi ma con molte pause, consente anche ad un apprendista non allenato sfide di qualità. Il beach tennis diventa estremamente difficile e spettacolare mano a mano che cresce il livello dei giocatori.

L’inizio del beach tennis, forse, può essere ricondotto a degli affreschi che rappresentano delle ragazze in bikini che giocano con una piccola palla usando una sola mano come racchetta in una villa romana costruita nel III secolo D.C. nella zona di Enna in Sicilia, Villa Armerina, Sulle spiagge italiane sin dagli inizi del secolo scorso si giocava con il tamburello, tra i suoi fan personalità di spicco come Gabriele D’Annunzio (1863-1938) e Pietro Mascagnini (1863-1945). Il Caravaggio (1571-1610) la sera del 28 maggio 1606 si macchiò dell’omicidio di Ranuccio Tommasi da Terni. A causa di una discussione provocata da un fallo nel gioco della pallacorda (precursore del racchettone), il pittore venne ferito e, a sua volta, ferì mortalmente il rivale. Negli anni ‘50 è iniziata la pratica di un gioco con racchetta con il piatto di legno al posto delle corde ed una vecchia pallina da tennis, ovviamente non esistevano regole alcune tanto meno campi delimitati da righe e/o reti ed  il gioco era ridotto a livello di puro palleggio. Oltre i primi giocatori italiani, anche israeliani e brasiliani furono tra i pionieri di questo sport: in Israele è chiamato matkot, in Brasile frescobol. Il beach tennis moderno fonda le sue radici intorno agli anni ‘70. I primi tornei di beach tennis con le regole attuali, ma con punteggio pallavolistico, sono stati giocati sulle spiagge di Ravenna nel 1978, sfruttando in toto le strutture esistenti del beach volley. Già questo fu sufficiente ad attrarre un gran numero di simpatizzanti. Molti di loro organizzarono competizioni, con regole e caratteristiche diverse da luogo a luogo. Tre sono state le intuizioni che hanno portato adrenalina al beach tennis: la rete più bassa, la pallina depressurizzata, il punteggio tennistico. I primi due hanno arricchito il gioco di velocità, colpi alti ed esaltanti, tattiche, incroci e schemi, il terzo con la sua strampalata scansione 15/30/40/gioco ha regalato pathos fino all’ultima pallina.


Ma fu solo nel 1996 che nacque il vero beach tennis, con campi di dimensioni 16x8 e con una rete divisoria alta 170 cm. La racchetta è lunga 47-49 cm con un massimo di 55 cm e il suo piatto è largo massimo 30 cm, con un peso di 300-500 grammi e nessun vincolo per lo spessore, la sua superficie deve essere liscia anche se sono consentiti fori per alleggerire l'attrezzo, attualmente i materiali più usati nella costruzione delle racchette sono la vetroresina, la grafite,  il carbonio ed il kevlar. La palla è molto simile a quella da tennis ma depressurizzata. Le regole, a meno di piccole variazioni, sono quelle del tennis, compreso il punteggio. Più veloce del tennis, si gioca solo al volo, non c’è la seconda palla sulla battuta ed in caso di parità è sempre killer-point tranne che nei tie-break. E’ pratica comune l'auto-arbitraggio ossia ogni squadra arbitra il suo campo anche in tornei di alto livello ad esclusione delle finali. 



Buon Beach Tennis a Tutti
DiM